I familiari ringraziano anticipatamente tutti coloro che parteciperanno alla cerimonia funebre e tutti coloro che scriveranno con affetto un Pensiero di Ricordo.
Lo zio aveva un tono di voce tutto suo, non solo riconoscibile, ma capace di evocare, per me, il calore stesso della famiglia, come un abbraccio sonoro.
Era il più tecnologico della sua generazione: lavorava nelle telecomunicazioni, smanettava con i computer quando ancora sembravano scatole magiche, e mi ero rivolto a lui per provare per l'acquisto la prima auto usata.
Eppure, io lo immaginavo spesso bambino. Me lo raccontava la mia mamma, con gli occhi che brillavano: mentre gli adulti si scambiavano le ricette dei "fónzi a fonzétto", lui sognava di cucinare i fiori: "petali a petalettu", come se la natura fosse un ricettario segreto. E quando bacchettava la vicina con la sua lingua tagliente: “Nettu làddra du bidón da spasatûa che quandu se ne parla a diventa uccia uccia!” la nonna era imbarazzatissima.
Era così: un uomo che sapeva di futuro, ma che portava dentro la poesia dell’infanzia. Mi mancherai.